A CASA DI ROSS

A CASA DI ROSS
Definirci padroni di Taddy e dei gatti ci fa un po’ sorridere: in effetti temiamo che i veri padroni siano loro, che fanno (quasi sempre) un po’ come vogliono. Guai a dimenticarsi il biscotto, al ritorno dalla nostra passeggiata: il nostro testardo bassotto certo non lo dimentica, e pretende il suo canonico biscottino, a suon di guaiti e di sonori abbai, quasi una rivendicazione sindacale. Che dire, quando pretende di riavere la pallina, e solo quella tra venti che ne ha, finita sotto al divano: non c’è verso, bisogna mollare tutto, eseguire perigliose e faticose manovre per recuperarla e dargliela, prima che ci scassi il sistema nervoso con un intenso, infinito, querulo uggiolìo. La nostra impareggiabile gatta è adusa dormire sul mio cuscino, cosa che le avevo severamente vietato, tanto, tanto tempo fa; ed Otto, il famoso gatto della teppa, beh, fa quel che gli pare, infischiandosene allegramente di norme, regole e divieti: tanto sa che, anche se rimedia uno sculaccione, verrà immediatamente (e, ben poco pedagogicamente) risanato da un bacio. Invece di essere temuti per la nostra severità e le terribili punizioni, ci viene da ridere di fronte alle mascalzonate dei nostri pelosi, che ci deridono e ci irridono: la Tatti non inarca nemmeno un sopracciglio quando alzo la mano vicino al suo muso, per minacciarla di botte: anzi, alcune volte si è sdraiata a pancia all’aria, offrendosi pacatamente al martirio, che, ovviamente, non è mai arrivato, perché la vista di tanta flemma mi ha sempre disarmata ed intenerita. E la furbona lo sa, lo sa, che poi arriva la carezza, invece dello sculaccione. Così come sa che la sua ciotola vuota viene magicamente riempita: le basta stare composta e silenziosa di fronte alla ciotola, senza nemmeno ordinare, per vedere la comanda arrivare puntuale: e sì che dovrebbe stare a dieta, perché il suo vet ci ha raccomandato, stante l’età, di tenerla un poco a stecchetto, dicendoci che il gatto perfetto si evince dal toccargli le costole. Ma quando mai abbiamo avuto modo di sentire le costole della Tatti, ci siamo messi a ridere...
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FOCACCIA DI KAMUT (CON LIEVITO MADRE) AL ROSMARINO
domenica 12 giugno 2011