a casa di ross

a casa di ross
E’ fuor di dubbio che io sia svampita (per taluni svampata); ultimamente un paio di amiche (chi va con lo zoppo impara a zoppicare, oppure chi si somiglia si piglia?) mi hanno racconsolato un poco narrandomi di alcune loro incresciosi accadimenti con un incipit che suonava, più o meno: “non sai che mi è successo!!!”: e già dalla risata che accompagnava l’esclamazione si capiva che ne sarebbero derivate storie spassose. Non che io tragga piacere da ciò, ma quanto meno ne ho ricavato un mal comune mezzo gaudio: non so se a causa della primavera, della stanchezza accumulata, dei soverchianti ed incalzanti impegni che le signore di solito si accollano, o dell’età incipiente, noi si va incontro ad alcuni incresciosi inconvenienti (come chiudersi fuori di casa, dimenticare il portafogli, le chiavi appese fuori dalla porta od uscire con i calzini che si è dimenticati di gettare nel cesto della biancheria da lavare, tanto per esemplificare gli accadimenti più recenti). Per quanto mi riguarda, ho notato nei giorni passati vaghi ma quasi evidenti miglioramenti, perché mi sono imposta un netto rallentamento del tempo di esecuzione delle cose, nonché il forzarmi a compierne una sola per volta: spinta a ciò da vistose evidenti défaillances dei miei già pessimi standard di prestazione. Con queste consolanti e recenti novelle, si constata che oggi è il primo giorno di primavera: ergo codesto risulta essere il primo risuttin di una primavera ancora fresca e nuvolosa; dove ho impiegato un riso (della Lomellina), ed un formaggio (il Taleggio) lombardi, per un risotto eccezionale, gustosissimo, delicatissimo, da standing ovation. Ho combinato dunque un matrimonio riuscitissimo, tra due sapori affatto particolari, che riscuoterà grandissimo successo tra gli amanti del risotto...
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RISOTTO CON ASPARAGI ALLA FONDUTA DI TALEGGIO
lunedì 21 marzo 2011