a casa di ross
a casa di ross
Pare dunque che le meringhe (più della temibile pasta frolla) siano il babau delle mie amiche e conoscenti. Bisbigliano: “Ma, tu sai fare le meringhe?”, trasecolando poi di fronte al mio stupito si, e guardandomi con somma riverenza, quando poi hanno assaggiato le meringhe preparate. Negli anni ho accumulato storie, diventate leggende, narrate con voce lugubre e cavernosa, (dovessero mai apparire gli spettri delle meringhe passate, ritornate dalla spazzatura, a spaventare gli infanti) di mirabolanti imprese fallite, di meringhe afflosciate, bruciate, appiccicate, gommose, gessose, frantumate, di ricette fasulle, di temperature di cottura sbagliate, del problema del forno ( aperto, chiuso, semiaperto?) tutte cose che terrorizzano una cuoca più dell’invasione degli ultracorpi. Più che un sostantivo, sono uno spauracchio. La meringaaaa, a momenti si strozza una mia amica, gli occhi spalancati, come se si stesse materializzando Darth Vader dietro le mie spalle, ricordando, agghiacciata, le sue, rovinosamente sfornate molliccie e “pappose”.... Poi, la settimana scorsa, al parco, ho visto Debby e Simona con delle meringhe in mano. Mi hanno detto che ne vanno ghiotte, e che le acquistavano alla nostra pasticceria. “Perché, non riuscite a prepararle voi?”, ho chiesto, lietamente dimentica del fatto che la meringa è considerata il terrore dei sette mari da molte signore. “Ehhh? La meringa??” è stato il commento, detto con voce tipo “Ma che, ci prendi in giro??” Ho capito, ridendo, che era arrivata un’altra comanda. Il giorno dopo ho portato loro questi baci di dama “meringati”, (ho preferito farli piccoli, di circa 3 - 4 cm di diametro, però chi lo desidera può prepararli più grandi, di circa 5 - 6 cm) farciti di panna montata e di Nutella. Sono stata accolta da ovazioni e grida di giubilo, baci ed abbracci. Dopo la merenda, inutile dirlo, sono stata subissata da domande, ho dovuto spiegare più e più volte, nei dettagli come, dove, quando.... Ed ora lascerò qui, la ricetta con le foto, ad imperitura memoria, per le generazioni a venire. Ho scelto la Nutella perché mi sembra una ghiotta alternativa per chi ha l’intolleranza al latte, però penso che si possa usare la marmellata, per unire le due metà; ho inoltre pensato che sarebbe carino provare ad aggiungere due cucchiai di cacao alla panna montata, in modo da aggiungere il profumo del cioccolato a contrasto con il dolce della meringa. Posso non dire che il Gian le ha testate appena fatte (con la scusa di sentire se mi erano venute bene), e le altre sono sparite in un brevissimo lasso di tempo? Nooo, che non posso non dirlo...
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BACI DI DAMA MERINGATA CON PANNA E CREMA DI NOCCIOLE
lunedì 6 aprile 2009