a casa di ross
a casa di ross
Ho imparato a fare questa pasta ripiena da mia suocera, perché Gian ne è ghiotto, ma, devo dire, è stata apprezzata sempre da tutti, ogni volta che l’ho servita in tavola. E’ un piatto decisamente invernale, ma, siccome in questi giorni il tempo è stato ancora un po’ freddino, l’ho servito in tavola per cena, sicura di far felici i commensali. E’ un piatto “povero”, fatto con poco, reso più corposo dal brodo di carne, anche se ho usato solo un tipo solo di carne, un pezzo di polpa di manzo: prevengo obiezioni e segnalo che ci sono versioni più “importanti” del brodo di carne, che prevedono l’impiego di più carni, anche pregiate, come il biancostato, il vitello ecc. Il brodo in eccedenza l’ho congelato in vaschette, in modo da averlo disponibile in occasione di future preparazione di risotti, minestre o minestroni, ma anche per diluire il fondo di cottura di un arrosto. Riempire le lumachine richiede un poco di pazienza, così ho fatto passare il tempo ascoltando la radio e sorseggiando una tazza di tè. Poi mi ha telefonato un’amica, alla quale ho parlato del piatto che stavo preparando. Beh, veramente a questo punto ci siamo arrivate dopo circa venti minuti di ciacolata. E la domanda, sorta spontanea, è stata: ma il ripieno non esce? No, non esce, ho rassicurato l’amica, e si vede dalle foto. L’accorgimento è quello di tenere le lumache rigate un po’ a riposo, almeno qualche ora, prima di cuocerle, e di non rimestare troppo la pasta durante la cottura.
Et bien, alors, buon appetito!
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LUMACHE RIGATE RIPIENE IN BRODO DI CARNE
martedì 14 aprile 2009