a casa di ross

a casa di ross
Taddeo ha alcuni pupazzini di peluches che gli abbiamo regalato nel corso degli anni, che però, a furia di essere ciucciati e morsicati, hanno riportato lesioni gravi, anche gravissime. E siccome mi dispiace vederli smozzicati e svuotati dell’imbottitura, mi son sempre data da fare per riparare, per quello che mi consente la scarsa abilità con l’ago, i peluches. Ho rappezzato più e più volte un maialino e Titti, ricucendo code ed orecchie, occhi ed altre parti non meno importanti. Joannes Carolus mi osservava ogni volta, scuotendo pessimisticamente la testa, mentre stavo ricucendo per l’ennesima volta, quello che è stato uno scoiattolino di stoffa, il quale una volta squittiva se premuto sulla pancia, (pancia ormai, ahimé, dimezzata). So di essere testarda e di non arrendermi alla verità: Taddeo distrugge tutto, anche le palline da tennis, che spela letteralmente, e che poi riesce ad aprire magistralmente, a metà, come un’arancia; ma allo scoiattolino, a Titti ed al maialino sono profondamente affezionata io, e quindi ogni volta provvedevo prontamente con ago e filo. Ma reseca di qui e reseca di là, lo scoiattolo, riparazione dopo riparazione, ha perso di fatto tre zampe, ed è diventato un cilindro, decollato, con la coda, cilindro peraltro ricucito, stavolta, con vistoso nonché robusto filo di cotone arancione, che di solito uso per lavorare all’uncinetto e che spicca allegramente sulla panciotta marrone, una sorta di scoiattolo Frankestein, che ogni tanto trovavo in qualche angolo di casa, abbandonato in posa scomposta e variamente sbregato, con l’imbottitura sparsa allegramente un po’ ovunque. Ormai purtroppo non c’è più tanto da ricucire: prima che resti solo una semisfera con la coda e senza più zampe, temo che ormai dovrà essere pensionato, ossia “scivolato” nella cesta dove si trovano i rottami di altri pupazzi, tutti più o meno malconci: monchi, zoppi, orbi e privi di naso ed orecchie: una vera ecatombe, signora mia...
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venerdì 1 giugno 2012