Ho fatto caso che Otto, talvolta, mi guarda come se cercasse di capire quale strano animale io sia. Anche lo sguardo (che mia cognata definisce umano) di Taddy è spesso interrogativo; per non parlare della Tatti, che, pur adorandomi, mi par di intuire che, ogni tanto, osservandomi, si gratti le orecchie, con un vago punto interrogativo di perplessità proprio sopra la testa. Chissà come ci vedono loro, mi son sempre chiesta, tentando di immaginarlo: che si fidino di noi è evidente, anche se Taddy, reduce per due volte oggi dal tavolo del veterinario che gli ha asportato ben due forasacchi dall’orecchio, da stamattina mi tiene il broncio ed ha rifiutato il biscotto che gli avevo offerto in segno di pace. Anche la Tatti, di ritorno dallo studio veterinario dov’era andata per un check up la scorsa settimana, si è ritirata per un intero giorno sotto al nostro letto, offesa con me; ma le due volte in vita sua che è stata in difficoltà, mi ha chiamato per chiedere il mio aiuto, ottenendolo. Mi sa tanto che non ci prendano molto sul serio, però mi piacerebbe sapere che idea hanno di noi due, delle cose che facciamo; purtroppo so che codesta curiosità non sarà mai soddisfatta. Tra una visita dal veterinario e l’altra, ed altre commissioni svolte sotto ad un sole implacabile, ho preparato codesto succo di frutta fresco e vitaminico, per ritemprarci: domani sarà una giornata di fuoco, perché dovremo preparare tutto per la nostra partenza per Milano, e c’è davvero una marea di cose da fare. Comincia il Circo, ha chiosato il serenissimo consorte: deja vu, deja sentu...

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