a casa di ross

 
 
 
 
 
 

Ormai abito a Roma da molti anni, e, quando al tardo pomeriggio, o verso mezzanotte, tra gli amici comincia a serpeggiare la frase: “Se famo du’ spaghi?”, vuol dire che: a) si potrebbe preparare un’amatriciana; b)  l’ospite andrà in cucina a preparare un tegame (nel gergo: ‘na cofana) impressionante di spaghetti alla carbonara per una truppa di bocche fameliche. Gli spaghetti alla carbonara  mi rimandano con la memoria a tantissime serate di me adolescente, quando con i compagni del liceo si organizzavano spaghettate in riva al mare, con le patate cotte sotto alla brace, le canzoni dei Beatles, di Battisti e di Baglioni cantate grazie anche ad un paio di amici  provvidenzialmente muniti di chitarra; mi rimanda a tante discussioni, tra di noi, sul modo migliore di preparare gli spaghetti suddetti: con albume, senza albume, con pecorino, con parmigiano, con pepe, con peperoncino, con pancetta ben fritta, con pancetta appena soffritta, con noce moscata, senza noce moscata... Io li preparo così, gli spaghetti  alla carbonara, e questa mia “interpretazione” non ha mai subito contestazioni, sinora. Però devo dire che il Gian ed io abbiamo recentemente gustato degli ottimi spaghetti alla carbonara da Luca ( vedo se riesco a scucirgli la sua versione, erano veramente notevoli!)


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SPAGHETTI ALLA CARBONARA

martedì 23 settembre 2008

 
 
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