Stanchi del check point che divide la casa come a Berlino, ieri ho affrontato di petto la questione che si trascina da più di due mesi: far convivere Taddy ed il nuovo gattino, Otto. Ho messo quindi la museruola a Taddeo e li ho lasciati liberi: ciò che è seguito non è roba per chi è debole di cuore; è successo di tutto, e ci è voluto tutto il mio understatement britannico per poter proseguire l’esperimento, protrattosi per molte ore, sino a quando i contendenti, stanchi di inseguirsi e di picchiarsi, hanno raggiunto una tregua onorevole. Ho medicato con l’acqua ossigenata un paio di graffi a Taddeo, ho fatto finta di non sentire lo strepito composto da guaiti e miagolii selvaggi, e di non vedere le corse frenetiche di Otto che cercava di sfuggire all’inseguimento del cane; mentre la Tatti, in subbuglio anch’essa per quel fracasso selvaggio ed indiavolato, non sapeva bene dove rifugiarsi, perché aveva timore di rimanere invischiata nel regolamento di conti. Anche oggi ho ripetuto l’esperimento, notando un lieve miglioramento, visto che non c’è stato spargimento di sangue ma solo un grande strepito di voci canine e feline durante tutto l’inseguimento, che pareva d’essere al gran premio di Monza, con tanto di derapate, chicane, pit stop e rush finale, affinché Otto potesse raggiungere una mensola fuori dalla portata del cagnaccio (non prima di aver avuto anche un incontro di boxe). Tra un round e l’altro, mi son messa all’opera per preparare la seconda colazione, un semplice ma gustoso piatto di maccheroncini preparato con un vasetto di salsa di pomodoro, che preparo in modo da avere a disposizione per la settimana, ed una manciata di pisellini surgelati. C’è sempre un sacchetto di pisellini in freezer, perché per me sono una specie di salva vita: ci posso preparare facilmente e velocemente un contorno, un condimento per un primo piatto, nonché un primo piatto stesso. Chi lo desiderasse potrebbe aggiungere dei dadini di speck o prosciutto cotto, per una variante più sfiziosa...

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