a casa di ross
a casa di ross
Sin dai primi tempi del nostro matrimonio abbiamo fatto spese degne di Gargantua e Pantagruel, anche perché avevamo spesso amici e familiari ospiti a colazione e cena; e se le prime volte il serenissimo Johannes Carolus, scrutando il nostro strabordante carrello in diligente fila davanti alle casse, si (mi) chiedeva se davvero avessimo bisogno di tutti quei generi alimentari, ora non batterebbe ciglio nemmeno se nel carrello infilassi, che so, le alghe viola della Birmania. Per scorciare, noi si torna a casa carichi di tutto: perché non si sa mai, mi può servire questo nonché quello ed è sempre meglio abbondare di tutto (tanto gli avanzi verranno congelati in freezer e poi consumati anche in altra guisa). Un altro classico di casa nostra è, una volta messa a posto la spesa, il trovarmi senza l’unico (o comunque indispensabile) ingrediente che mi serve, il che mi mette nella scomoda posizione di andare di porta in porta per rimediare una carota per il brodo od una uovo (cosa che si rivela poi fonte di spasso per i nostri amichevoli e pazienti vicini di casa). Onde per cui il nostro frigorifero e la nostra dispensa sono spesso in overbooking e dobbiamo faticare per trovare posto a tutto. Abbondando di tutto, altrettanto spesso e volentieri mi ritrovo con dei piccoli avanzi: in questo caso, avevo dunque in freezer un poco di misto funghi surgelato, ed in frigorifero la classica bottiglia di panna (immancabile ed imprescindibile, come il latte: devo avere entrambi sempre in frigo e sempre in copiosa quantità), ed un poco di zucca avanzatami da un minestrone preparato l’altro ieri, scarsino in verità, una volta privato della scorza. Per quanto riguarda la zucca, sarebbe auspicabile procurarsi la magnifica zucca mantovana, ma qui a Roma è difficilissimo trovarla, e neanche i miei “pushers” riescono a fornirmela: perché la zucca mantovana è di molto più asciutta e di sapore affatto straordinario; mi devo quindi contentare di quel che passa il “convento”, cioè di quello che trovo al mercato. Combinando quindi questi pochi ma buoni ingredienti ho servito un ottimo primo piatto di pasta dorata e fumante; che non sarà un piatto da Guinness dei primati, non sarà un piatto da ristorante a 10 stelle o 20 forchette, però è eccellente, e, cosa più importante, è stato gradito, e di molto: cosa che fa sempre felice una cuoca....
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PENNETTE DI GRAGNANO CON ZUCCA E FUNGHI
lunedì 22 novembre 2010